Allora Cristiana, parlaci di te…
Sono un po’ stronza. È così che mi volevi dipingere, no? Sono la proiezione immaginaria della tua rivale in amore. Mi hai appioppato tutti i suoi difetti, veri o presunti, perciò mi hai fatto vanitosa, presuntuosa, superficiale e un po’ stupida. Furba, manipolatrice e snob. Mi sono dimenticata qualcosa?
Ehm.. Sì, dunque, scusa... all'epoca era così. Che vuoi farci? Si scrive anche per sfogarsi, no? Ora, onestamente, non me ne frega più niente di te... Comunque, tornando all'intervista, come definiresti il tuo rapporto con il giocatore?
Che tu ci crea o meno, io l’ho amato Flavio, davvero. E non in un angolo profondo del mio cuore. L’ho amato sul serio, con tutti i suoi difetti, le sue smanie esasperanti. Forse più di quanto lo hai amato tu. L’ho amato anche sapevo che lui non mi ricambiava. L’ho amato anche quando, bè, anche allora… nel momento più difficile.
Ok, passiamo ad altro... Com’è stata l’esperienza di questo romanzo?
Snervante. Sapevo perfettamente di essere il capro espiatorio di tutti i casini di Flavio, la sgualdrinella all’opposto della santa al telefono. Non so se sono veramente così, sento che c’è qualcosa di più profondo in me, ma non ho avuto modo di esprimermi fino in fondo.
Com’è il stato tuo rapporto con gli altri protagonisti e quale tra loro è il tuo preferito?
Sono innamorata di Flavio. A dispetto di tutto. a dispetto di te. Degli altri non mi importa un granché.
Qual è la parte del romanzo che ami di più?
L’ultima scena che ho interpretato. Quella sono veramente io.
La caratteristica del tuo personaggio che più ti piace e quella che invece detesti?
Sono bella. Ma non sono stupida. Spero che tu finalmente te ne sia resa conto.
Style and Stylist?
Ho un corpo perfetto e sono sempre curata e all’ultima moda. Stilisti? Tanti, tutti, troppi. Preferito? Sono un tipo da Blumarine, per capirci.
Sono un po’ stronza. È così che mi volevi dipingere, no? Sono la proiezione immaginaria della tua rivale in amore. Mi hai appioppato tutti i suoi difetti, veri o presunti, perciò mi hai fatto vanitosa, presuntuosa, superficiale e un po’ stupida. Furba, manipolatrice e snob. Mi sono dimenticata qualcosa?
Ehm.. Sì, dunque, scusa... all'epoca era così. Che vuoi farci? Si scrive anche per sfogarsi, no? Ora, onestamente, non me ne frega più niente di te... Comunque, tornando all'intervista, come definiresti il tuo rapporto con il giocatore?
Che tu ci crea o meno, io l’ho amato Flavio, davvero. E non in un angolo profondo del mio cuore. L’ho amato sul serio, con tutti i suoi difetti, le sue smanie esasperanti. Forse più di quanto lo hai amato tu. L’ho amato anche sapevo che lui non mi ricambiava. L’ho amato anche quando, bè, anche allora… nel momento più difficile.
Ok, passiamo ad altro... Com’è stata l’esperienza di questo romanzo?
Snervante. Sapevo perfettamente di essere il capro espiatorio di tutti i casini di Flavio, la sgualdrinella all’opposto della santa al telefono. Non so se sono veramente così, sento che c’è qualcosa di più profondo in me, ma non ho avuto modo di esprimermi fino in fondo.
Com’è il stato tuo rapporto con gli altri protagonisti e quale tra loro è il tuo preferito?
Sono innamorata di Flavio. A dispetto di tutto. a dispetto di te. Degli altri non mi importa un granché.
Qual è la parte del romanzo che ami di più?
L’ultima scena che ho interpretato. Quella sono veramente io.
La caratteristica del tuo personaggio che più ti piace e quella che invece detesti?
Sono bella. Ma non sono stupida. Spero che tu finalmente te ne sia resa conto.
Style and Stylist?
Ho un corpo perfetto e sono sempre curata e all’ultima moda. Stilisti? Tanti, tutti, troppi. Preferito? Sono un tipo da Blumarine, per capirci.