Ci siamo quasi, finalmente...
Sinossi: Flavio Attoma è un giovane calciatore appena arrivato in Serie A. Il suo esordio è immediatamente brillante, e mostra a tutti il suo naturale e innegabile talento. Per lui si spalancano le porte del successo, della fama, di un futuro radioso. Ma che ne è del passato? E chi è la misteriosa ragazza che lo ha lasciato poco prima di raggiungere la nuova squadra, e che lui si ostina a inseguire col pensiero e col telefono?
Il giocatore, turbato e inquieto nella nuova vita, gioca costantemente la sua partita, vincendo il campionato ma perdendo se stesso nel turbinio di mondanità, ricchezza e privilegi che il suo status gli regala.
Il mondo attorno a sé continua a girare, benché lui non riesca più a seguirne il senso, mentre i drammi che scuotono i suoi compagni (la malattia di un bambino, il doping, le intemperanze dei tifosi, le piccole e grandi rivalità) lo toccano, ormai, solo superficialmente, accidenti che non riescono a scuoterlo dalla languida leggerezza che ormai si è impossessata di lui. La partecipazione al mondiale, con le sue conseguenze, non fa che esasperare il suo stato di parossistica esaltazione. Più si allontana da se stesso più il suo rapporto con il calcio, creduto inviolabile, si corrode fino a spezzarsi, forse definitivamente.
Il ritorno a casa, dalla sua famiglia e da lei, rimetteranno insieme i pezzi di un uomo che per lungo tempo si era sentito solo un giocatore?
Sinossi: Flavio Attoma è un giovane calciatore appena arrivato in Serie A. Il suo esordio è immediatamente brillante, e mostra a tutti il suo naturale e innegabile talento. Per lui si spalancano le porte del successo, della fama, di un futuro radioso. Ma che ne è del passato? E chi è la misteriosa ragazza che lo ha lasciato poco prima di raggiungere la nuova squadra, e che lui si ostina a inseguire col pensiero e col telefono?
Il giocatore, turbato e inquieto nella nuova vita, gioca costantemente la sua partita, vincendo il campionato ma perdendo se stesso nel turbinio di mondanità, ricchezza e privilegi che il suo status gli regala.
Il mondo attorno a sé continua a girare, benché lui non riesca più a seguirne il senso, mentre i drammi che scuotono i suoi compagni (la malattia di un bambino, il doping, le intemperanze dei tifosi, le piccole e grandi rivalità) lo toccano, ormai, solo superficialmente, accidenti che non riescono a scuoterlo dalla languida leggerezza che ormai si è impossessata di lui. La partecipazione al mondiale, con le sue conseguenze, non fa che esasperare il suo stato di parossistica esaltazione. Più si allontana da se stesso più il suo rapporto con il calcio, creduto inviolabile, si corrode fino a spezzarsi, forse definitivamente.
Il ritorno a casa, dalla sua famiglia e da lei, rimetteranno insieme i pezzi di un uomo che per lungo tempo si era sentito solo un giocatore?
Di seguito il primo capitolo in download del mio romanzo Era solo un giocatore, in uscita tra qualche settimana. Leggete, giudicate, criticate e, soprattutto, suggerite: quale copertina scelgo? Me ne hanno proposte due ma io non so quale scegliere, e poiché, una volta uscito, il libro è anche dei lettori e non più solo dell'autore, ho pensato che sia giusto chiedere anche la vostra opinione.
Potete scriverlo nei commenti, e grazie per la collaborazione!
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